In parrocchia molte sono le “collette”, cioè le raccolte di denaro, per le varie necessità. Sappiamo bene quanto Gesù ci ha detto: “quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,2-4).

Dunque guai a vantarci… se ora diamo un resoconto è solo per trasparenza, perché chi ha contribuito (e ha collaborato alla raccolta) sappia dove sono andate le sue offerte. Ci sono le offerte per la parrocchia (quelle alla domenica, che purtroppo negli anni sono diminuite, con il diminuire delle persone che frequentano la Messa). Quelle date in altre circostanze (matrimoni, battesimi, funerali, visita alle case, anniversari…). Quelle per la celebrazione delle Messe, che abbiamo deciso che restano alla parrocchia e non sono tenute dai sacerdoti celebranti. Quelle straordinarie, per i lavori che vengono compiuti. E anche quelle nelle buste di Natale e Pasqua. Di tutto questo ogni anno diamo il dettaglio nel bilancio parrocchiale, pubblicato sul giornalino della Parrocchia.

Ci sono poi le raccolte per altre necessità, per le varie povertà e urgenze. Alcune collette sono “obbligatorie”, cioè tutte le parrocchie dovrebbero collaborare per sostenere tali iniziative. Altre sono invece motivate dalle persone che nella nostra comunità ci segnalano realtà da sostenere, o da gruppi (come il gruppo missionario) che ci richiamano ad alcune attenzioni da coltivare.

Diamo ora un veloce rendiconto di quanto abbiamo preso e versato (per questo nel nostro bilancio parrocchiale si trovano le voci “partite di giro” sia nelle entrate che nelle uscite. Nel resoconto che ora riportiamo non compaiono le offerte raccolte ogni mese dalla San Vincenzo per i poveri della comunità (perché non entrano nel bilancio parrocchiale) e delle quali ogni anno si dà ampia documentazione. E pure non compaiono altre offerte che vengono date per situazioni particolari di povertà o di sostegno ad associazioni (come all’Associazione Amici di don Emanuele per le opere dei Missionari di Gesù e di Maria in Togo, la famiglia religiosa da cui provengono Daniel e Godfroy) sempre perché non rientrano nel bilancio parrocchiale in quanto non facciamo raccolte specifiche.

Nella Messa di mezzanotte di Natale le offerte raccolte durante la Messa sono state destinate, come preannunciato nella Messa, per alleviare i poveri dell’Ucraina, sostenendo la Fondazione Moreni (che ha sede in parrocchia e che mantiene viva la memoria di Fabio Moreni che ha dato la vita mentre portava aiuti umanitari in Bosnia) che opera in collegamento con la diocesi di Kiev.

Oltre alla cifra segnaliamo anche la data del versamento in curia o all’ente beneficiario.

Infanzia Missionaria e adozione seminarista indiano  euro 1150 (17-1-22)

Malati di lebbra* …………………………………………………..euro 150 (1-2-22)

Quaresima di carità ……………………………………………..euro 760 (22-3-22)

Università Cattolica* ……………………………………………..euro 150 (20-5-22)

Carità del papa ……………………………………………………euro 925 (29-6-22)

Giornata Missionaria Mondiale …………………………….euro 1670 (9-11-22)

Migrantes* ………………………………………………………….euro 150 (9-11-22)

Giornata del Seminario ……………………………………….euro 1000 (1-2-22)

Avvento di fraternità (Salvador de Bahia)……………….euro 1840 (27-12-22)

Come raccolte straordinarie, cioè non nelle collette obbligatorie, abbiamo raccolto:

Ucraina ……………………………………………………………euro 8988 (in parte versati alla Caritas da inviare in Ucraina e in parte usati per le famiglie che ospitiamo in 3 appartamenti messi a disposizione dei parrocchiani. Alcune risorse sono ancora disponibili per pagare le utenze di questo inverno)

Carità del Vescovo – Caritas (cresimandi)……………….euro 1000 (29-5-22)

Fondazione Corti  – Lacor Hospital – Uganda ………….euro 1000 (11-1-22)

Missione Sierra Leone ……………………………………….euro 700 (19-10-22)

Raccolta straordinaria notte di Natale (Ucraina c/o Fondazione Moreni)…euro  700  (26-12-22)

* Per queste realtà non abbiamo fatto specifiche raccolte in chiesa, ma attinto ad altre risorse

Il totale di queste entrate quest’anno è davvero eccezionale (anche per la raccolta a favore dell’Ucraina). Ammonta a euro 20.783. Grazie davvero a tutti per la generosità.

E per non farci mancare nulla… iniziamo subito di nuovo per una carità che ci porta a gettare lo sguardo lontano… Nelle messe di questo 1° Gennaio  ci sarà ancora l’occasione di prendere i calendari per il nuovo anno… e con un pensiero spirituale per ogni giorno, e per finanziare il Lacor Hospital

LA FONDAZIONE CORTI ONLUS sostiene e finanzia il più grande Ospedale caritatevole dell’Africa  Centrale, in Uganda, in uno dei paesi più poveri e svantaggiati della terra, dove quasi il 70% della popolazione vive in condizioni di povertà.

In Uganda chi non ha i soldi per pagarsi le cure viene respinto, non viene curato, può anche morire. Invece in questo  Ospedale, diocesano, chiamato Lacor Hospital, non si respinge nessuno, chiunque abbia bisogno viene curato, e le mamme, i bambini, gli anziani e i più poveri, non pagano.

E’ l’unica struttura ospedaliera in un territorio vastissimo, in cui la gente arriva anche da decine di chilometri di distanza, spesso a piedi nudi o con mezzi di fortuna e cura oggi circa 250.000 persone all’anno, l’80% delle quali sono donne e bambini.

I  coniugi Piero e Lucille Corti, oltre che dare la vita per questo Ospedale, hanno fatto sì che tutti i dipendenti, che oggi sono 700 tra medici e personale, fossero tutti UGANDESI, anche i Dirigenti, per cui questo Ospedale è diventato anche un fattore di sviluppo economico per questa gente, perché dà lavoro.

Però il Lacor Hospital è sempre in un equilibrio precario,  perché dipende economicamente in gran parte dagli aiuti provenienti dall’estero e dalla Fondazione Corti in particolare. Basta che questi aiuti cessino perché malattie endemiche, come ad esempio la malaria, riprendano il sopravvento e continuino a seminare vittime.

Oggi alla guida della Fondazione Corti Onlus c’è la figlia dei fondatori, Dominique, che è nata in Uganda, è Medico, ma non ha mai esercitato la professione, perché fa continuamente la spola tra Milano e l’Uganda per sostenere e far sopravvivere questo Ospedale.

All’uscita della Chiesa troverete un calendario. E’ bellissimo, sfogliandolo, ogni giorno vi troverete un pensiero che vi invita a meditare. per ricordarsi del Signore e per ricordarsi della Fondazione Corti. E’ stato realizzato per dare un contributo a sostenere economicamente questo Ospedale.

L’offerta per questo calendario è libera, ma tenete presente con 20 euro, in questo Ospedale, si cura una persona, dove curare, spesso, vuol dire salvare la vita ad un nostro fratello.  GRAZIE

Giovanni Giusti