Il Vescovo Antonio ha appena pubblicato la Lettera pastorale “Cristo non ha mani. I gesti dei discepoli-missionari”. Sul filo rosso delle mani, di Cristo e dei discepoli, si tratta di una meditazione poetica e spirituale che porta ad essere riconoscenti per le mani di tanti fratelli e sorelle che prestano le loro mani al Signore e per rimotivarci nei gesti che ci fanno discepoli – missionari in questo nostro tempo di pandemia.

Si parte de un antico testo di un Anonimo fiammingo del XIV secolo (e diffuso da Raoul Follereau, l’apostolo dei lebbrosi):

Cristo non ha mani
ha soltanto le nostre mani
per fare oggi il suo lavoro…

Poi seguono 23 paragrafi, sempre a partire dall’immagine delle mani: Vi scrivo di mia mano; dare la mano; dare una mano; mano nella mano; una catena di mani; mani di donna; mani pure; mani sapienti… Si tratta di una meditazione offerta a tutti e che raccomandiamo a tutti. Un paragrafo ogni giorno, magari in famiglia… e poi con la sottolineatura di qualche espressione, di qualche immagine.

Per questo domenica la diffonderemo al termine delle Messe. Ma domenica 15 novembre è anche la 4a Giornata mondiale dei poveri che ha come titolo: “Tendi la tua mano al povero”. Ecco l’idea di omaggiare la lettera pastorale “Cristo non ha mani” a tutti coloro che sostengono l’iniziativa “La cesta basica” : è un modo per tendere la nostra mano ai poveri.

Si tratta di un sostegno concreto ai poveri della Parrocchia di Gesù Cristo Risuscitato di Salvador de Bahia. Se per i nostri poveri già ci impegniamo ogni prima domenica del mese finanziando la nostra San Vincenzo, se ci sentiamo solleciti a sostenere la Borsa di San’Omobono con la quale pure abbiamo già aiutato alcune famiglie in difficoltà, ora allarghiamo lo sguardo ai poveri del mondo. Domenica a tutti diamo la possibilità di stendere la mano e aiutare i poveri del Brasile. E siamo certi che non mancherà la generosità di tanti.

Dal Sito Diocesano riportiamo la proposta riguardante la cesta basica che rilanciamo:

I sacerdoti cremonesi don Emilio Bellani e don Davide Ferretti, missionari fidei donum in Brasile, stanno affrontando, insieme alle autorità locali, gli effetti del lockdown che sta mettendo in difficoltà molte famiglie privandole del necessario per vivere. L’impegno della parrocchia di Gesù Cristo Risuscitato a Salvador de Bahia a fianco delle fasce di popolazione più fragili non  è mai venuto meno e, anzi, si intensifica con l’aumentare del bisogno concreto.

Uno degli strumenti più utilizzati sul territorio del quartiere è quello della “cesta basica”, una vera e propria borsa della spesa mensile che la parrocchie procura e consegna alle famiglie più povere come sostegno concreto al sostentamento.
Un gesto oggi ancora più prezioso per ampie fasce della società di Salvador a cui è possibile contribuire anche da Cremona, grazie ad un’iniziativa inserita nel progetto Bahia, il ponte di solidarietà aperto dalla diocesi con la parrocchia “sorella” brasiliana.

È infatti possibile inviare il denaro necessario per la Cesta Basica (una borsa contenente: riso, fagioli, pasta, caffè, zucchero, latte, olio, farina, mais, prodotti per l’igiene personale), preparata per una famiglia, una volta al mese e che costa 10 euro.

L’invito a partecipare a questa iniziativa di carità missionaria è rivolto a scuole, gruppi di catechismo, parrocchie, famiglie… tutti.

È sufficiente versare la quota sul conto corrente della Curia (iban: IT 28 X 08454 11403 000000080371 ) specificando nella causale CESTA BASICA PROGETTO BAHIA oppure versando la quota direttamente in Curia.

Con soltanto dieci euro di solidarietà, una famiglia di 5-6 persone può trovare un importante aiuto per il proprio mantenimento per tutto un mese.