La Chiesa Cattolica Italiana, fin dalle sue origini apostoliche, si sostiene economicamente e continua la sua opera nel mondo attraverso la generosità di coloro che vi appartengono convintamente. Cambiano i tempi e i modi di operare la nostra offerta, ma non cambia la sua carica di partecipazione e condivisione alla missione stessa della Chiesa: a partire da quelle donne che gli Atti descrivono come “vicine” con l’assistenza dei loro beni agli Apostoli, fino alle più moderne forme di destinazioni a volte anche deducibili dai propri redditi.

Le vicissitudini tra Stato Italiano e Chiesa dei secoli scorsi e i patti concordatari rinnovati recentemente hanno dato origine ad un contributo pubblico a tutte le Comunità religiose riconosciute sul territorio nazionale: è l’8xmille. I cittadini stessi, con una firma che si può ancora raccogliere fino al 30 novembre, decidono verso quale organizzazione religiosa direzionare il contributo e noi sappiamo che il 71,7% delle preferenze le raccoglie la nostra Chiesa.

Con l‘8xmille si possono fare tante cose: la nostra comunità ha più volte beneficiato di questo aiuto per quanto riguarda per esempio la ristrutturazione straordinaria dell’ex casa parrocchiale e poi ancora lo scorso anno durante la pandemia per far fronte ai mutui aperti gli anni scorsi (campo sintetico e impianto fotovoltaico). Purtroppo una grande fetta di 8xmille va a coprire le spese per la remunerazione dei 33.000 preti e vescovi italiani, e questo succede perché lo strumento delle “offerte per i nostri sacerdoti” non sta funzionando secondo le previsioni. Se raccogliessimo più offerte per la remunerazione dei preti in servizio pastorale in Italia, avanzerebbe più 8xmille per le Comunità e per la Carità. Basterebbe un’offerta all’anno per famiglia…

Ecco allora l’obiettivo dell’iniziativa 1 Comunità – 1 prete – 1 mese. La nostra è una delle tre comunità della Diocesi di Cremona scelta dai Vescovi Italiani per sperimentare qualcosa che – se funzionerà – verrà proposto anche altrove. Riusciremo a raccogliere in un mese il necessario per il sostentamento di un prete, cioè del proprio Parroco? Si tratta di provare a raccogliere dal 1º novembre al 10 dicembre la somma di 1.000.

Ecco perché chiediamo ad ogni famiglia di prendere in fondo alle nostre chiese una busta colorata e di operare un’offerta (di qualsiasi entità) da qui al 10 dicembre. La busta andrà consegnata al parroco o al vicario, oppure messa nel cestino delle offerte raccolte durante l’Eucarestia. Il parroco poi porterà le buste raccolte all’Istituto Diocesano Sostentamento Clero, che le aprirà ed opererà il conteggio. All’interno delle buste viene chiesto di compilare un tagliandino con i propri dati, per poter avere una ricevuta di ringraziamento che l’Istituto stesso spedirà a casa propria (a meno che si voglia fare un’offerta anonima – senza il cartoncino).

Riuscirà la nostra Comunità a raccogliere in un mese il necessario
per il sostentamento del proprio parroco? La risposta dipende anche da te!