“Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede;

siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perchè nella fede siete già saldi.”

2Cor 1,24

 

Con questo riferimento don Paolo ha esordito nella sua riflessione sul sacramento dell’Ordine, ricordando le ordinazioni che quest’anno arricchiscono la nostra comunità con la grazia del Signore: quella presbiterale di don Jacopo ed episcopale di don Enrico.

Un altro momento significativo nel nostro anno vocazionale.

Don Paolo ci ha aiutato a riscoprire il senso e il ruolo del sacerdozio nella visione cristiana: nella loro essenza i ministri del Vangelo sono collaboratori della gioia, dunque servi costituiti in responsabilità per la comunità.

Il concetto di sacerdozio si sposta sul popolo di Dio, sulla Chiesa che è il vero e pieno soggetto sacerdotale; non è il prete per il potere delle sue mani sante a produrre l’Eucarestia senza una comunità credente. Esiste un popolo sacerdotale fondato su Gesù: è il popolo di Dio, la Chiesa.

In particolare si è poi soffermato sul ministero dei Vescovi: sono successori degli Apostoli, tengono il posto di Cristo, a loro compete di insegnare, santificare e governare, compiono un ministero di unità.

L’augurio a don Enrico è che viva il suo compito episcopale camminando con le famiglie, le comunità, le altre vocazioni, e con esse formi il popolo di Dio … con la massima comprensione per un ministero impossibile: quello del Vescovo.

 

Riflessione integrale in video