Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiamo per i nostri malati e per le loro famiglie. Preghiamo per i medici e per il personale sanitario e per tutti coloro che lavorano per noi, nei supermercati, nelle forze dell’ordine, per la nettezza urbana, per tutti i servizi spesso nascosti ma indispensabili.

Preghiamo per le persone amareggiate per non aver potuto accompagnare i loro cari durante la loro malattia e nemmeno al funerale. Il Signore dia loro consolazione e pace.

 

(Iniziamo con la lettura del Vangelo di oggi e poi la recita del Rosario)

 

Dal Vangelo secondo Giovanni      (Gv 8,31-42)

In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato». Parola del Signore

 

Gesù è via verità e vita. E lui solo ci conduce all’autentica libertà. Ci eravamo illusi di essere liberi per le nostre conoscenze scientifiche, l’organizzazione tecnica, il progresso economico. Ora ci siamo ritrovati fragili, deboli, incerti, smarriti… Siamo chiamati a ritrovare la nostra identità: Gesù è il nostro Salvatore. Ai Giudei Gesù rimprovera una religiosità formale, ideologica. Facciamo anche noi attenzione a coltivare un vero rapporto con Dio: siamo figli amati, nella libertà dei figli di Dio, chiamati ad ascoltare il Signore Gesù per esercitare bene le nostre responsabilità. Guai cadere di nuovo in illusioni: la vita è precaria, siamo deboli: ma possiamo amarci e aiutarci; possiamo scegliere di vivere la fragilità nella solidarietà.

breve silenzio

Preghiamo recitando il rosario

 

Misteri gloriosi

Si enuncia ad ogni decina il “mistero”. Dopo una breve pausa di riflessione, si recitano:

un Padre Nostro, dieci Ave Maria e un Gloria.

1) La risurrezione di Gesù
2) L’ascensione di Gesù al cielo
3) La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo
4) L’Assunzione di Maria al cielo
5) L’Incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra

Alla fine del Rosario:

Salve, o Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva: a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Per il papa e secondo le sue intenzioni (si recitano un Padre nostro, un Ave Maria e un Gloria)

 

Per tutti i defunti: L’eterno riposo…

PREGHIERA NEL TEMPO DELLA FRAGILITÀ
a cura dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI

O Dio onnipotente ed eterno,
ristoro nella fatica, sostegno nella debolezza:
da Te tutte le creature ricevono energia, esistenza e vita.
Veniamo a Te per invocare la tua misericordia
poiché oggi conosciamo ancora la fragilità della condizione umana
vivendo l’esperienza di una nuova epidemia virale.
Affidiamo a Te gli ammalati e le loro famiglie:
porta guarigione al loro corpo, alla loro mente e al loro spirito.
Aiuta tutti i membri della società a svolgere il proprio compito
e a rafforzare lo spirito di solidarietà tra di loro.
Sostieni e conforta i medici e gli operatori sanitari in prima linea
e tutti i curanti nel compimento del loro servizio.
Tu che sei fonte di ogni bene, benedici con abbondanza la famiglia umana,
allontana da noi ogni male e dona una fede salda a tutti i cristiani.
Liberaci dall’epidemia che ci sta colpendo
affinché possiamo ritornare sereni alle nostre consuete occupazioni
e lodarti e ringraziarti con cuore rinnovato.
In Te noi confidiamo e a Te innalziamo la nostra supplica
perché Tu, o Padre, sei l’autore della vita,
e con il tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo,
in unità con lo Spirito Santo,
vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Maria, salute degli infermi, prega per noi!

 

SUPPLICA DEL VESCOVO ANTONIO ALLA MADONNA DI CARAVAGGIO

Santa Maria del Fonte,
Madre di Gesù, Madre nostra, guardaci, ascoltaci, aiutaci.

Questa terra benedetta da tanti segni del tuo amore soffre terribilmente, uomini e donne riscoprono in un istante la propria vulnerabilità,
si ammalano, scompaiono, muoiono.
Liberaci dal male che ci assedia.

Le nostre famiglie sono smarrite, tremano di paura, tante case piangono i loro morti,
senza aver potuto dare loro un ultimo bacio.
Ci consola sapere che Tu, Mamma del cielo,
hai atteso tutti, hai consolato e baciato ognuno
dei nostri fratelli strappati da questa vita e raccolti nella casa di Dio.

Ora ti chiediamo di farci sentire ancora la tua vicinanza di Madre,
in particolare ti preghiamo per chi lotta contro il male:
i medici e gli infermieri, generosi e instancabili.
Proteggili, guida i loro gesti, rendili forti, sapienti ed efficaci.

Tieni unito il nostro Paese in quest’ora di prova,
lo Spirito Santo illumini i responsabili perché  le loro decisioni
siano coraggiose, puntuali, adeguate alla gravità di questa sfida.
E tutti i cittadini facciano la loro parte,
imparando l’obbedienza dalla famiglia di Nazaret.

Le nostre chiese sono vuote,
e i tuoi ministri e consacrati offrono la loro impotenza come sacrificio d’amore.
Insegnaci a pregare, nelle famiglie e nei cuori,
e aumenta la nostra fede nel Tuo Figlio Gesù, che ha dato la vita per la salvezza del mondo.

Tu che, accogliendo la parola dell’Angelo, hai dato carne al Figlio di Dio,
e l’hai visto nudo e crocifisso sul Calvario, stringici ora al Tuo Cuore

perché non smettiamo di credere che la Pasqua verrà,
e la vita trionferà ancora sulla morte.
Come ogni mamma, ripeti ai tuoi piccoli
che “andrà tutto bene”, e noi ci fidiamo di Te.

Santa Maria del Fonte, Vergine di Caravaggio, prega per noi.