Dopo la seminagione di giugno il 18 settembre abbiamo di nuovo messo dei “semi” nel terreno della nostra Parrocchia con l’incontro unitario di inizio anno in uscita a Crotta d’Adda, l’incontro della comunità parrocchiale.

Tutti i parrocchiani sono invitati agli incontri unitari, quelli che frequentano e si prendono qualche impegno per la comunità o in oratorio e quelli che non ne hanno e passano ogni tanto, quelli che vengono a messa ogni domenica e quelli che ci vengono raramente, quelli che lavorano a servizio della parrocchia e quelli che servono la parrocchia con la preghiera, quelli che vengono sempre in oratorio e quelli che dicono di conservare sempre un bel ricordo dell’oratorio, quelli che si sentono dentro, quelli che si sentono vicini, quelli che si sentono ai margini e quelli che si sentono o sono lontani, famiglie, giovani, anziani e oltre.

Tutti all’incontro unitario con nel cuore un desiderio comune: quello di stare un po’ insieme in relazione, di conoscerci e conoscere di più la nostra comunità, di stare in ascolto di Cristo che parla a ciascuno di noi.

VA’ AVANTI E ACCOSTATI è il motivo che ha percorso l’incontro del mattino preso dal titolo che il vescovo Antonio ha scelto per i percorsi pastorali di questo nuovo anno, prendendo lo spunto dal brano degli Atti degli apostoli cap. 8 versetti 26-40; qui si legge il testo.

Lo ha letto e condiviso con noi il Vescovo stesso e poi …

il silenzio

il silenzio dell’ascolto, lasciando fare alla Parola.

Sì, perchè nella mattinata di Crotta il Vescovo ci ha fatto il regalo di stare con noi e come lancio della giornata ci ha proposto la sua riflessione su questo brano, una lectio non priva di sostegno e di suggerimenti per la vita comunitaria e per la vita di fede di ciascuno. Ascoltiamolo.

A seguire in piccoli gruppi abbiamo condiviso i nostri pensieri: che cosa dice a me questa Parola oggi? Tornati tutti insieme abbiamo restituito al vescovo Antonio alcune provocazioni alle quali ha dato risposta.

Sperimentiamo molte difficoltà ad accostarsi agli altri: quali esperienze possono aiutarci?  Come affrontare la mistagogia cioè il dopo-sacramenti dei ragazzi dell’Iniziazione cristiana con i loro genitori? E la partecipazione alla Messa? Liturgie da ripensare?

La parola al Vescovo

 

Nelle nostre comunità manca la fascia dei 30-50 anni; tra l’ascolto e il silenzio …  la dimensione della ricerca…

La parola al Vescovo

 

Come accostarsi ai nostri figli ed evangelizzarli? Sulla nostra strada oggi difficilmente incontriamo persone che come l’etiope chiedono il Vangelo, la realtà è diversa.

La parola al Vescovo

 

Abbiamo l’atteggiamento giusto per accostarci alle persone sole ? un rapporto che la comunità è chiamata a curare.

La parola al Vescovo

 

Dopo il momento conviviale del pranzo, che è sempre una bella occasione per stare insieme con leggerezza e cordialità, divisi in gruppi di lavoro abbiamo dedicato il pomeriggio allo scambio di idee su tre aree pastorali (Carità, Famiglia e Giovani/Oratorio) con l’obiettivo di conoscere e condividere la situazione dell’area e mettere insieme  pensieri e proposte su come essere e cosa fare per aiutarci ad essere sempre più fedeli alla comunità e alle persone: rispettarsi e stimarsi nelle varie attività e gruppi, sentirsi corresponsabili nel fare educativo, avere cura dell’altro nella povertà e fragilità, favorire la presenza delle persone accogliendo tutti, far crescere la parrocchia come “famiglia di famiglie”, valorizzare gli stili familiari che aiutano la comunità, stare bene insieme, mettere al centro la Parola.

 

Sulle piantine nate dai nostri semi di giugno adesso sono sbocciati anche dei fiori; è bello vedere il segno che questa giornata avrà sicuramente un seguito nuovo, un altro passo, nella speranza concreta che le relazioni nella comunità crescano sempre di più in intensità, colore e fraternità per conformarsi allo stile di Gesù e testimoniare nella gioia il suo Vangelo. E continuino a sbocciare come fiori.

 

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