E’ bello ricordare don Mario anche attraverso la sua anima di poeta che ci ha lasciato raccolte di testi poetici densi di emozioni, amore e sensibilità umana e cristiana.
Considerato il tempo che stiamo vivendo, ne prendo una dalla raccolta “SUONA IL JOBEL” pubblicato nel 2007. Una coincidenza stimolante per pensare al Giubileo corrente, ma soprattutto un invito a leggere quelle poesie per imparare ad apprezzare ed amare il ripetersi dell’Anno liturgico che, con grande sapienza, la Chiesa ha inventato e celebra continuamente e ostinatamente.
Così leggiamo nell’introduzione dell’autore:
“Quando il suono del corno nell’antica Israele chiamava il popolo a ritrovare i cammini segnati da Dio, i poveri di spirito esultavano di gioia perchè la loro terra si rivestiva di giustizia e di pace, i superbi e i potenti temevano la perdita dei loro beni accumulati spesso con frode e malizia. Purtroppo il Jobel, il giubileo biblico, non ha mai trovato nella storia la sua vera realizzazione e nemmeno il giubileo cristiano, spesso ridotto solo a una conversione individuale con pochi e fragili segni di un rinnovamento comunitario e sociale.
Eppure ogni anno noi siamo invitati a ripercorrere la strada dell’amore di Dio per noi, facendoci amore nostro per gli altri. L’Anno liturgico è il giubileo annuale che ci fa riscoprire la voce del Padre nel Verbo e il soffio dello Spirito nel creato e nella storia.”
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