Domenica 24 marzo: siamo usciti a seminare … o a raccogliere?
Sì, perché con un folto gruppo di parrocchiani siamo usciti dalla Parrocchia e ci siamo recati a Bozzolo per vivere il ritiro di Quaresima presso la Piccola Betania, il centro di spiritualità animato da don Elio Culpo.
Don Elio ci ha guidato durante la giornata nei momenti di preghiera, della Messa e di meditazione con la lettura spirituale della parabola del seminatore … e dei terreni. Nel pomeriggio, dopo il convivio e la condivisione delle riflessioni in gruppo, abbiamo pregato sulla tomba di don Primo Mazzolari, e anche questo è momento di emozione spirituale che questo prete non smette di suscitare.
Tra i tanti spunti di riflessione della lectio di Elio prete emerge ancora il nostro essere “terreno” che accoglie il seme della Parola di Dio. Ma la accogliamo veramente? con il cuore e con la mente? e con la vita? che terreno siamo noi come comunità?
Dei quattro terreni solo uno riceve il seme e dà frutto, tra l’altro in quantità variabile, gli altri tre accolgono il seme, magari fanno germogliare qualcosa, ma poi niente frutto.
Il terreno della strada: è la superficialità, il non prendere con serietà la Parola di Dio.
Il terreno sassoso: è la ricerca di gratificazione immediata senza avere perseveranza e pazienza.
Il terreno con le spine: è il sostanziale appiattimento sui valori del mondo al di là dell’apparente religiosità.
L’esperienza del ritiro spirituale è sempre una sosta arricchente, un momento di deserto nel quale mettiamo in gioco la nostra interiorità e la nostra verità in noi stessi per lasciare spazio alla Parola restando davanti a Cristo che sempre ha qualcosa da dirci, è l’espressione del nostro vivere incarnati nel mondo ma con lo sguardo rivolto al cielo, nostra vera patria, è il mistero della spiritualità laicale che si affianca al ministero dei presbiteri nella fraternità.
Rispondendo alla domanda iniziale, sì, abbiamo seminato e anche raccolto; abbiamo seminato lo stare insieme nella relazione tra di noi, il condividere i nostri pensieri davanti alla Parola nella fede che ci unisce; abbiamo raccolto l’incontro con Cristo nella Parola e nell’Eucarestia vissuto come comunità, il gusto del nutrire la nostra spiritualità con gli amici, la gioia dell’ascolto e della meditazione nell’accoglienza attiva della Parola per la vita.