Una condivisione di gioia, sorrisi e spensieratezza sulle colline fiorite toscane. Così potremmo riassumere l’esperienza di alcuni ragazzi del gruppo adolescenti che hanno scelto di passare quattro giorni in visita alla comunità di Loppiano. La Cittadella di Loppiano è una realtà nata grazie al Movimento dei Focolarini fondati da Chiara Lubich. Visitare Loppiano significa quindi conoscere anche il Movimento
dei Focolari nato dal carisma della sua fondatrice. È dalla sua intuizione originaria infatti, che si è sviluppata la vita del Movimento. Tra le vicende del mondo cosa non può essere mai distrutto? Chiara Lubich intuisce, durante gli anni della seconda guerra mondiale, che solo l’amore di Dio resta e non può essere distrutto. Da lì il desiderio di assecondare questo amore nell’impegno costante di cercare e fare la volontà di Dio. E la volontà di Dio è che per la via dell’amore tutta la sua famiglia (l’umanità intera) viva nell’unità. Il Movimento dei Focolari dunque si sviluppa e si diffonde in tutto il mondo tenendo vivo il carisma di Chiara radunando i suoi membri attorno all’ascolto della Parola di Dio, al dialogo tra culture e religioni, in un clima di fraternità e amore reciproco sempre da cercare, curare e diffondere. Per realizzare tutto questo sono nate anche diverse Cittadelle tra cui quella di Loppiano (1964). L’esperienza, fatta da alcuni ragazzi della parrocchia dal 22 al 25 aprile, ha permesso loro di conoscere il Movimento dei Focolari e la realtà specifica di Loppiano. In questa cittadella si incontrano persone di ogni età, lingua e cultura, provenienti da tutte le parti del mondo. Sono principalmente persone appartenenti al Movimento che desiderano passare alcuni mesi e a volte anche alcuni anni per formarsi e approfondire il carisma di Chiara Lubich. Una volta terminata la propria formazione, possono tornare nelle loro terre e riprendere la propria vita arricchiti dall’esperienza fatta oppure divenire a loro volta animatori di gruppi di Focolarini. All’interno della Cittadella, oltre alle varie comunità di formazione (di ragazzi, giovani, famiglie, sacerdoti, religiosi, uomini, donne, ecc.) si trovano anche molte altre realtà tra cui aziende agricole che producono vino e olio tipici, strutture per la formazione e lo studio dell’economia di comunione, l’università Sophia, alloggi per tutti coloro che chiedono ospitalità per poter conoscere la Cittadella, un laboratorio di produzione di ceramiche, atelier artistici e studi musicali.
Tra le chiacchiere di Leandro, il carisma di Plinio e la gentilezza di Jos, giovani focolarini che hanno accompagnato i ragazzi nei loro giorni di permanenza, questi ultimi hanno vissuto insieme un’esperienza di condivisione e di comunità. Nel cuore di tutti hanno lasciato un’ottima impressione i visi sempre sorridenti dei numerosi Focolarini incontrati, segno della grande fraternità che li caratterizza. Loppiano è unione davanti alla diversità; Loppiano è sentire il Vangelo in tedesco durante una celebrazione; Loppiano è svegliarsi inevitabilmente con il sorriso stampato sul viso perché si è certi che appena usciti dalla porta di casa ci sarà un motivo per essere di buonumore, uno qualsiasi; Loppiano è un’esperienza che probabilmente se non si vive non è possibile da credere.
Chiara Lubich diceva che “La prima qualità dell’amore cristiano è amare tutti” e “Vorrei che tutti riuscissero a divenire uno soltanto”. Loppiano e i suoi abitanti incarnano tutto questo dimostrando che l’amore e la fraternità cristiana così come l’unità della famiglia umana non sono utopie ma mete affascinanti, seppur impegnative, per le quali val la pena di spendersi e raggiugerle insieme.