Iniziano le scuole, finisce l’estate, rimane un ottobre eccezionalmente caldo, ma poi arriva novembre, S. Omobono, e poi la festa di Cristo Re. Che per noi è anche la festa della Parrocchia.
Come consueto ci prepariamo con l’adorazione eucaristica, e in quest’anno vocazionale (lo ripetiamo: l’ordinazione presbiterale di don Jacopo Mariotti che si terrà in giugno ci deve trovare con il cuore pieno di gioia, ma anche pronti ad accompagnarlo con la nostra fede sincera e la nostra adesione vera al Signore) in particolare pregheremo per i nostri ragazzi e giovani. Preghiamo perché ciascuno si incontri personalmente con l’amore sorprendente del Signore per ciascuno di noi… e perché ciascuno si domandi come poterlo ricambiare. Da qui nascono le nostre vite “spirituali”, cioè vite nelle quali cerchiamo di rispondere all’amore di Dio nel nostro modo originale, con le nostre scelte e il nostro rischiare l’amore in una forma di vita concreta.
L’appuntamento è per il triduo eucaristico. Mercoledì 16 novembre, giovedì 17 novembre e venerdì 18 novembre sarà esposta l’eucarestia dalle ore 16.30 alle ore 18: poi vespri e benedizione eucaristica. Alle 18.30 la S. Messa.
Venerdì 18 novembre alle 21 don Ottorino Baronio, originario della nostra parrocchia e ordinato presbitero nel 1987, guiderà l’adorazione eucaristica. Terrà una meditazione dal titolo: “Ciò che perdi… è ciò che resta”, e poi spazio per il silenzio e la preghiera personale. Alle 21 nel bar dell’oratorio una tisana e la possibilità di salutare don Ottorino.
Domenica 20 novembre, festa di Cristo Re, nelle Messe ci sarà il rinnovo delle promesse matrimoniali per tutti gli sposi (raccomandiamo di partecipare insieme alla Messa) e alle ore 12.20 pranzo comunitario in palestra (chiediamo di prenotarsi al più presto).
Alle ore 15 lo spettacolo teatrale della compagnia dei Piccoli “Come una conchiglia di Montagna – storia di padri e figli”.
Tutti siamo invitati. Si tratta di una riflessione che va bene per genitori e figli… E’ una bella occasione, tramite uno spettacolo piacevole, per stare insieme e condividere pensieri e desideri belli. Per i più piccoli ci saranno animatori.
“Come una conchiglia di Montagna – storia di padri e figli”.
Spettacolo teatrale a cura della compagnia dei Piccoli (di e con Mattia Cabrini e Marco Rossetti – Musiche di Giacomo Ruggeri)
Un lavoro che nasce per raccontare la relazione tra padre e figlio senza romanzarla, ma accogliendola come mistero e dono. Non parlano solo le parole degli attori, ma soprattutto
i gesti e le immagini che vedrete. Una barca in viaggio e un albero di bastoni compongono il disegno di uno spazio surreale dai confini indefiniti abitato solo dalla relazione padre e figlio che vuole essere l’unico centro della scena.
La barca è ciò che permette la vita dell’uomo in mare e che come un’arca custodisce e preserva. Essa crea un’atmosfera sospesa e sfumata che non permette allo spettatore di identificare un luogo e un tempo preciso. Perché la relazione padre e figlio non ha tempo e spazio, ma è tempo e luogo dell’umano. In viaggio ci sono due personaggi assurdi in mare aperto che cercano una rotta verso il diventare: Chi? Che cosa? Un padre, un figlio. Una relazione densa che viene raccontata come flash nella memoria e che trova casa nell’esperienza dello spettatore.
Una relazione giocata sugli estremi tra lotta e tenerezza, distanza e consegna, assenza ed eredità. Gli attori cambiano continuamente personaggio passando da un registro più esplicito ad un altro più astratto mettendo così in scena la complessità della relazione padre e figlio.
Ciò che si vede è un atto unico della durata di un’ora che oscilla continuamente tra atmosfere reali e surreali, personaggi caldi e freddi e registri ironici e drammatici in una alternanza che, se ci si pensa, è un’ottima sintesi poetica della vita.