Scorrono veloci i giorni e le settimane, e rischiamo di trovarci a Pasqua senza nemmeno che ci siamo fermati a riflettere su questo tempo balordo. E poi con rammarico ci diremo: non ho fatto una bella quaresima. Non mi sono preparato alla Pasqua.

Due suggerimenti. 

Il primo: non rimandiamo ancora. Viviamo bene questi nostri giorni. Ogni nostro giorno è occasione propizia da non sciupare per metterci in ascolto del Signore, vivere in comunione con Lui, servirlo e amarlo nei fratelli fragili. C’è una quotidianità ricca di Dio, di Grazia e non solo di prove e di tentazioni. Rintracciamo i segni di Dio nel quotidiano: segni della sua presenza, della sua fiducia che ci manda come suoi testimoni, della speranza di rialzarci anche se ci sentiamo abbattuti e amareggiati. Sono giorni di sofferenza ma anche di Grazia: come quelli del Cristo che va verso il Calvario. Sapendo che lì accanto, che in quest’oggi di Dio, c’è la scoperta del sepolcro vuoto, cioè dell’Amore che vince anche la morte.

Il secondo: scegliamo di difendere alcuni tempi per la nostra interiorità, per la nostra spiritualità, che non è uno spazio separato dalla vita, ma la possibilità che tutte le nostre giornate siano vissute con intensità, nella vita nuova in cui siamo stati innestati con il battesimo. Scegliamo di avere tempi per meglio ascoltare, per meglio rielaborare, per meglio trovare la direzione del nostro cammino. Sempre abbiamo il rischio di correre e di perdere l’orientamento. Ieri era per gli affanni del lavoro, dei consumi, di un riempirci di cose ed esperienze che parevano irrinunciabili. Oggi che ci hanno tolto le pizzerie, gli aperitivi, i cinema, le gite, le cene con gli amici… rischiamo ugualmente di essere intasati di incombenze (pensiamo ai genitori privati del supporto della scuola), di essere rattristati per il futuro incerto, arrabbiati con la vita…

Con il rispetto di tutte le norme di sicurezza, nella Chiesa di Cristo Re:

IN PREPARAZIONE ALLA PASQUA

in ascolto della Parola

e in Adorazione eucaristica

SABATO 20 MARZO 2021

  • ore 8.30 celebrazione delle Lodi
  • ore 8.45 in ascolto della Parola
  • ore 9.15 tempo di silenzio e Confessioni
  • ore 10.00 Messa
  • ore 10.30 Adorazione eucaristica
  • ore 11.00 conclusione

Diamoci un tempo di rielaborazione per questo tempo di prova.

Sentiamoci tutti interpellati:

significa che io, non gli altri,

io senza guardare gli altri,

senza giudicare gli altri se ci sono o se non ci sono,

io sono responsabile di me

e del coraggio di darmi questo tempo per me

e per incontrare il Signore

nella sua Parola, nella sua Misericordia, nell’Eucarestia.

Io sono il chiamato a questo tempo di Grazia.

Io proprio in questo oggi di tentazioni e di occasioni

sono il predestinato

a un tempo di ristoro, di consolazione, di rigenerazione, di ripartenza.