I Capi testimoniano l’adesione personale alla Legge e alla Promessa scout. Svolgono il loro servizio secondo il metodo e i valori educativi dell’Associazione, che si desumono dagli scritti e dalle realizzazioni pedagogiche di Baden-Powell, dalla Legge e dalla Promessa.
Il metodo scout
Il metodo scout attribuisce importanza a tutte le componenti essenziali della persona, sforzandosi di aiutarla a svilupparle e a crescere in armonia, secondo un cammino attento alla progressione personale di ciascuno. Il metodo è fondato sui quattro punti di B.-P.: formazione del carattere, abilità manuale, salute e forza fisica, servizio del prossimo. Intendiamo valorizzare e far crescere i doni di ciascuno, al di là delle differenze e a partire dalla ricchezza che la persona è ed ha. Il metodo si evolve ed arricchisce nel corso della storia associativa e si caratterizza per:
- L’autoeducazione – Il ragazzo è protagonista, anche se non l’unico responsabile, della propria crescita, secondo la sua maturazione psicologica e la sua età. Il Capo, con intenzionalità educativa, fornisce mezzi e occasioni di scelta in un clima di reciproca fiducia e di serena testimonianza che evita ogni imposizione.
- L’esperienza e l’interdipendenza tra pensiero e azione – Lo scautismo è un metodo attivo: si realizza attraverso attività concrete. Il ragazzo è aiutato dal Capo a riflettere su tali esperienze per conoscere se stesso e la realtà, così da poter giungere gradualmente a libere valutazioni critiche e a conseguenti scelte autonome.
- La vita di gruppo e la dimensione comunitaria – La persona sviluppa le proprie potenzialità vivendo con gli altri in un indispensabile rapporto di età e di generazione, che fa crescere Capi e ragazzi. In questo modo è possibile sperimentare una forma di vita fondata sull’accoglienza delle reciproche diversità e sulla fraternità, dove ciascuno è impegnato a mettersi a servizio degli altri. Nella comunità si vivono le possibili dinamiche politiche che si incontrano nel quotidiano. Il piccolo gruppo è laboratorio e palestra che, aiutando a costruire strumenti interpretativi della realtà e a sperimentare modalità di partecipazione, educa a una cittadinanza responsabile.
- La coeducazione – Le Capo e i Capi dell’AGESCI condividono la responsabilità educativa e testimoniano l’arricchimento che viene dalle reciproche diversità. Nel rispetto delle situazioni concrete delle realtà locali e personali e dei diversi ritmi di crescita e di maturazione, offrono alle ragazze e ai ragazzi di vivere esperienze educative comuni, al di là di ogni ruolo imposto o artificiosamente costituito. Crescere insieme aiuta a scoprire ed accogliere la propria identità di donne e uomini e a riconoscere in essa una chiamata alla piena realizzazione di sé nell’amore. La coeducazione apre e fonda l’educazione all’accoglienza dell’altro.
- La vita all’aperto – Giocare, vivere l’avventura e camminare nella natura insegna il senso dell’essenziale e della semplicità, permette di essere persone autentiche che colgono i propri limiti e la necessità di aiuto e rispetto reciproco tra noi e con tutto il creato. Capi e ragazzi sperimentano il legame tra l’uomo e la natura come espressione di un unico disegno di Dio Creatore, che ci ha posti come custodi attivi e responsabili del suo giardino.
- Il gioco – Il gioco è un momento educativo in cui, attraverso l’avventura, l’impegno e la scoperta, il ragazzo sviluppa creativamente tutte le proprie doti, cogliendo meglio limiti e capacità personali, impara a riconoscere le regole e a rispettarle con lealtà. E’ una costante e progressiva esperienza della comune aspirazione alla gioia, dispone all’entusiasmo, al senso del gratuito, all’apertura al nuovo, alla ripresa fiduciosa dopo ogni insuccesso, all’accettazione e al completamento reciproco.
- Il servizio – Il valore educativo del servizio tende a portare l’uomo a realizzarsi nel “fare la felicità degli altri”. E’ impegno graduale, concreto, disinteressato e costante ad accorgersi degli altri, a mettersi al passo di chi fa più fatica ed a condividere i doni che ciascuno porta. La conoscenza della realtà e delle sue contraddizioni mostra come e dove operare, nello spirito di Cristo, per il bene comune dei fratelli e per il cambiamento di tutto ciò che lo ostacola.
- La fraternità internazionale – Lo scautismo si incarna in modi diversi nei vari Paesi, vivendo i propri valori nella specificità delle differenti culture. Capi e ragazzi dell’AGESCI, nel legame coi loro fratelli nel mondo, vivono la dimensione della fraternità internazionale, che supera le differenze di razza, nazionalità e religione, imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace.