Domenica 16 febbraio le famiglie si sono incontrate in seminario per la loro Giornata diocesana 2025 organizzata dall’Ufficio di Pastorale familiare.
Il tema, “Perdono e speranza, questioni di famiglia”, ci è stato raccontato da Nicoletta e Davide Oreglia, coniugi piemontesi della diocesi di Mondovì, con il fuoco sulla coppia. Con l’effervescenza incontenibile di Nicoletta e la profondità riflessiva di Davide abbiamo vissuto davvero un momento di ristoro, come se fossimo presso la “locanda” della parabola del buon samaritano che, a un certo punto della riflessione, è diventata la mappa per decodificare il vivere la speranza nella coppia attraverso i verbi: vedere, farsi vicino, curare con compassione, fasciare le ferite, farsi caricare sul giumento, portare alla locanda, estrarre due denari perchè curare costa, così come costa anche perdonare.
Quanto vale la nostra coppia? Mi interessa la tua fedeltà? Che cosa posso fare per renderti facile essere fedele?
L’amore non è bello se non è litigarello, si dice, e questo ci sta, è la realtà dell’essere diversi nella coppia, tuttavia occorre che dopo sia “pacerello” : stabilità, intimità e generatività. L’arte del perdono va preparata e coltivata, occorre accumulare questa potenzialità per essere pronti quando serve e non farsi prendere alla sprovvista.
Perdono e speranza sono dono di Dio, tuttavia sono anche una conquista degli sposi; viene alimentata da momenti di ristoro straordinari (come questo incontro, ad esempio) e scegliendo di dedicare tempo nell’ordinario quotidiano al nostro essere coppia.
La tenerezza è l’arma che sempre consente di riprendere il filo della navigazione: RICALCOLO!