Ansa foto archivio
Ieri la nave Eleonore della ONG tedesca Lifeline, in mare da 8 giorni con 104 persone a bordo, ha forzato il divieto di entrare in acque territoriali italiane e sì è diretta al porto di Pozzallo. Nel frattempo i 31 migranti ancora presenti a bordo di Mare Jonio, la nave del progetto umanitario Mediterranea, sono stati fatti sbarcare a Lampedusa per “motivi sanitari” dopo un’ispezione a bordo compiuta da un gruppo di medici inviati dal ministero della Salute per verificare le condizioni dei migranti, che domenica avevano annunciato uno sciopero della fame per protestare contro il rifiuto di assegnare loro un “porto sicuro”.
Ritengo quindi corretto proporvi oggi alcuni articoli dedicati alla strategia adottata dal governo giallo-verde ( e che sembra riscuotere un grande appoggio dalla opinione pubblica italiana) denominata “porti chiusi”. Sono tratti dal sito Valigia blu e cercano con dati e numeri (eh lo so sono sempre elementi difficili da digerire per la maggioranza degli italiani…colpa di noi docenti di matematica ammetto!) di rispondere alle affermazioni che vengono costantemente ripetute (quasi sempre nel silenzio assoluto dei giornalisti presenti in studio) in diversi programmi televisivi. Ecco quindi :
- Senza le ONG non partono e ci sono meno morti
- Con Salvini si sono azzerate le morti in mare
- Le ONG di fatto aiutano i trafficanti
- Non possiamo accoglierli tutti
- Non possiamo ospitare tutta l’Africa
- Non salvarli per mandare un messaggio agli scafisti
- Non arrivano veri migranti ma clandestini
- Bisogna intervenire in Libia
Vi propongo inoltre la lettura degli editoriali di Panebianco citati Scelte sulla immigrazione e I tanti errori ; di seguito un commento relativo pubblicato sempre sul sito Valigia blu Dire non possiamo accogliere tutti.
Infine una nota di Natasha Curto Ripensare la migrazione come una azione che ogni persone del mondo potrebbe scegliere di fare
Come sempre per chi vuole buona lettura
Monica