Nelle settimane passate si era provveduto alla manutenzione del verde di tutto il centro parrocchiale: i libocedri della piazza, gli ippocastani attorno alla palestra e al campo sintetico, arbusti vari. In quel contesto dapprima si pensava alla sostituzione di un solo libocedro situato nella piazzetta (Piazza Cazzani) lato via Mella perché diventato pericoloso. Gli uffici comunali, come anche i periti consultati ci hanno consigliato di abbattere tutti e quattro i libocedri e procedere alla piantumazione con altre essenze.
Infatti, anche se le fotografie non rendono adeguatamente, il manto della piazza attorno ai libocedri è già assai dissestato per le radici e per le dimensioni che hanno assunto gli alberi. Ecco che i periti ci hanno consigliato di procedere alla sistemazione dell’intero lato via Mella. Anche il Consiglio degli affari economici della parrocchia si è espresso favorevole a questo progetto, che è preliminare a un secondo lotto che verrà fatto nei prossimi anni, di ripiantumazione anche del lato campo sportivo della medesima piazza.
Fiori in primavera e colori in autunno
Si è deciso di procedere alla sistemazione della piazza e poi di piantare un’essenza arborea che dia colori diversi a seconda della stagione. Inoltre, con il consenso dei vari Uffici comunali preposti si sposteranno leggermente le piante verso l’interno della piazza, in modo che non siano troppo addossate a quelle allocate in via Mella.
Un ringraziamento anzitutto all’archietto Massimo Fertonani, e poi all’agronomo Gabriele Panena, alle ditte Corteverde e Tedeschi.
Riportiamo alcune fotografie degli alberi scelti nei vari colori che assumono nelle varie stagioni. Si tratta di Pyrus calleryana ‘Chanticleer’: più sotto inseriamo la spiegazione di alcune loro caratteristiche.
da Giardini
Il genere Pyrus conta una trentina di specie diffuse un po’ in tutto il mondo e ad una specie, Pyruscommunis, appartengono gli alberi da frutto. Dal punto di vista ornamentale, questa famiglia non ha dato sinora piante molto importanti per i nostri giardini. Da alcuni anni invece è disponibile nei vivai una varietà di pero di origine cinese, che si chiama Pyrus calleryana ‘Chanticleer’ che ha eccellenti caratteristiche ornamentali, tali da meritare un posto di riguardo nei giardini privati, come anche nei parchi e nei viali cittadini. Perché dovremmo piantare nel nostro giardino un pero ‘Chanticleer’? Perché è un albero facile, resistente allo smog, agli stress da siccità, al freddo anche intenso e quindi si può utilizzare in quasi tutta l’Italia.
Il pero ‘Chanticleer’ è una pianta dal portamento piramidale, che non si allarga oltre i 5/6 metri, cresce abbastanza robusta durante i primi anni, ha i rami eretti, rigidi e tozzi che non vanno mai fuori forma anche in assenza di potature. I fiori bianchi, riuniti in racemi, sono molto simili a quelli del pero da frutto, sbocciano prima delle foglie e sono talmente abbondanti che, nel periodo di fioritura, la pianta assomiglia a una nuvola bianca; ai fiori seguono poi una miriade di piccoli frutti tondeggianti, dal lungo peduncolo, molto graditi dagli uccelli, ma la bellezza di questa pianta è nel fogliame. Le foglie sono ovate, di consistenza coriacea e lucide quasi che fossero ricoperte di cera, il colore è verde lucente e fanno un ombra fitta. In autunno, prima di cadere, si colorano molto presto assumendo caldi toni gialli, arancio e rosso così intensi che possono competere con Liquidambar styraciflua e Parrotia persica.
Cresce in tutti i terreni
L’apparato radicale è fittonante, robustissimo (si innesta infatti sul Pyrus calleryana) ed è in grado di vivere bene in tutti i terreni, anche i più poveri e sassosi; vive un po’ meno bene, invece, in quelli umidi e con forti ristagni d’acqua. Ottimo è quindi il suo impiego nei terreni in declivio, dove le sue radici possono contribuire ad ancorare il terreno ed evitare frane.
Questa pianta sopporta bene le potature pur non essendo necessario intervenire tutti gli anni. Le potature si possono fare subito dopo la fioritura, prima che inizi la nuova vegetazione per non perdere la massa dei fiori.
Resistente alle malattie
Le malattie sono tutte quelle tipiche della sua specie: afidi, bruchi, oidio, ticchiolatura, ma non dobbiamo preoccuparci più di tanto, perchè fra tutti i peri ornamentali, questo è forse il più resistente alle malattie ed è raro vedere piante ammalate anche in assenza di qualunque trattamento. Tra l’altro, negli Stati Uniti, viene segnalata come resistente al colpo di fuoco batterico (Missouri Botanical Garden).