Sabato 2 dicembre Ritiro Spirituale per la Comunità di Cristo Re. L’appuntamento è in piazzetta alle 9.15 per iniziare alle 9.30 in Seminario Vescovile (via Milano 5 – Cremona). Chi vuole può ritrovarsi direttamente in Seminario.
A tenere la meditazione sarà don Marco d’Agostino, rettore del Seminario e Biblista. Ci sarà tempo per il silenzio, per l’adorazione eucaristica, per le confessioni e la condivisione. Chi vuole può fermarsi a pranzo in Seminario. Si è pregati di confermare la presenza al pranzo al bar dell’oratorio.
Il nostro Vescovo nelle linee pastorali di quest’anno scriveva:
Il Papa ci fa guardare al fiume come simbolo “del primato e della potenza della grazia di Dio che scorre incessantemente verso il mondo”. Attingendo alla “fonte della Parola del Dio vivo, nel Vangelo meditato e pregato, ritrovato nel Crocifisso e negli uomini, celebrato in gesti sacramentali mai ridotti a puro rito”, Don Mazzolari “non si è tenuto al riparo dal fiume della vita, dalla sofferenza della sua gente… lungo il fiume imparava a ricevere ogni giorno il dono della verità e dell’amore, per farsene portatore forte e generoso”. Ne deriva una chiamata per tutti noi. “In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cfr Mt 28,19). Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare ad uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni. La nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati. Questa convinzione si trasforma in un appello diretto ad ogni cristiano, perché nessuno rinunci al proprio impegno di evangelizzazione, dal momento che, se uno ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo, non può attendere che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni. Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: «Abbiamo incontrato il Messia» (Gv 1,41). La samaritana, non appena terminato il suo dialogo con Gesù, divenne missionaria, e molti samaritani credettero in Gesù «per la parola della donna» (Gv 4,39). Anche san Paolo, a partire dal suo incontro con Gesù Cristo, «subito annunciava che Gesù è il figlio di Dio» (At 9,20). E noi che cosa aspettiamo?” (EG 120). “Perché non entrare anche noi in questo fiume di gioia?” (EG 5).
Per entrare in questo fiume di gioia dobbiamo aver il coraggio di darci tempo anche per ascoltare di nuova la Parola del Signore, per darci di nuovo il tempo della confidenza con Dio e di gustare di nuovo la sua Grazia, anche attraverso il sacramento della Riconciliazione.