Non cerchiamo tra i morti Colui che è vivo.
Il Signore sembra assente. Rinchiuso in un sepolcro. Ma non cerchiamolo tra i morti. Il Signore è vivo.
Silenzio – attesa – memoria. Non altro. Rallentiamo. Fermiamoci. Spegniamo altri pensieri.
Oggi è un giorno di silenzio. Di preghiera in cui ritornano in noi parole e gesti di Gesù. In cui il suo amore scandaloso, la Croce, rimbomba continuamente nei nostri pensieri.
E allora anche questo crudele venerdì santo è riscattato. E’ giorno di morte, ma anche di amore folle: li amò sino alla fine; Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno; tutto è compiuto… Un venerdì di morte che diventa di amore infinito.
Nel Sabato Santo c’è anche spazio per lo smarrimento… ma se ci lasciamo prendere dalla memoria delle sue parole, dalla meraviglia per quei suoi gesti di vita… se rimaniamo in un’attesa fiduciosa… dove ci porterà questo Sabato Santo?
Se il Signore è morto e rimane chiuso nel sepolcro, siamo illusi, la nostra fede è vana.
Ma se il Signore è vivo tutto cambia e anche la nostra vita – per sua grazia – diventa nuova. Disponiamoci alla vita nuova. Perché questa è la sfida… non vaghi sentimenti buonisti, non incoraggiamenti formali: lasciamo che la vita nuova in Cristo diventi la nostra carne!